È meglio investire in azioni singole o in ETF?

Ogni investitore almeno una volta si è domandato se fosse meglio investire in un ETF o costruire un portafoglio di azioni singole. In questo articolo valutiamo quale sia la scelta effettivamente più conveniente considerando rischio e rendimento: meglio investire in azioni singole cercando un rendimento a due cifre, oppure meglio investire in ETF creando un portafoglio di investimento diversificato e completo?

La risposta è semplice: è senza dubbio meglio utilizzare gli ETF per costruire il tuo portafoglio di investimento. Ma perché?

Perché investire in azioni singole non è la soluzione migliore?

Prima di tutto devi sapere che valutare un’azione non è per niente semplice, ci sono tantissimi aspetti da considerare. Una società possiamo vederla come un entità vivente, si relaziona con una moltitudine di soggetti e si trasforma continuamente. Pensa ad un’azienda come Apple: ha centinaia e centinaia di fornitori, ogni giorno lavora su nuovi prodotti, è inserita in un mercato molto competitivo e dinamico, e così via. Saresti in grado di considerare tutti questi aspetti? Dare una valutazione sull’affidabilità dei fornitori per capire se c’è il rischio di un blocco nella produzione? Valutare la vision aziendale in relazione al mercato e capire se il posizionamento della società è più o meno efficace? Ti anticipo che è molto complesso, infatti esistono persone che fanno solo quello di mestiere, gli analisti finanziari.

Oltre a questi aspetti più di carattere qualitativo bisogna considerare il bilancio dell’azienda stessa e i dati quantitativi. Devi saper interpretare i risultati economici e finanziari contenuti nei principali documenti contabili (Stato Patrimoniale, Rendiconto Finanziario, Conto Economico e Nota Integrativa) per poter formulare delle ipotesi sullo stato di salute attuale e futuro dell’azienda.

Insomma, come avrai capito non è un lavoro facile.

Perché investire in ETF è più efficiente?

Un ETF è un fondo gestione passiva, dunque non c’è dietro un gestore che compra e vende i titoli in maniera attiva. Gli ETF semplicemente raccolgono il denaro e lo investono replicando l’andamento di un certo indice relativo ad un certo mercato (ad esempio puoi acquistare un ETF che replica l’indice FTSEMIB, il quale esprime l’andamento del mercato italiano. In questo modo non investirai solo su Enel o Unicredit, ma sull’intera economica italiana). Un ETF quindi è un paniere diversificato di titoli.

Grazie agli ETF quindi puoi evitare di esporti su una singola società, investendo piuttosto in un intero mercato. Sarai d’accordo con me che la probabilità che un intero mercato fallisca (quindi ogni singola azienda che compone quel mercato vada in default) è decisamente inferiore rispetto alla probabilità che una singola azienda fallisca. Gli ETF dunque ti permettono di diversificare ampiamente il tuo investimento, assumendoti un rischio decisamente inferiore con un capitale investito anche contenuto.

Gli ETF, al pari delle azioni, sono immediatamente liquidabili, quindi basta un clic per rientrare in possesso del capitale. Non c’è bisogno di passare attraverso lunghe e complesse procedure burocratiche per smobilitare il tuo capitale, come avverrebbe ad esempio nel caso di un investimento immobiliare.

Con cosa si guadagna di più?

Ovviamente il guadagno dipende sempre dal livello di rischio che ci si vuole assumere. Se avessi investito in Apple agli inizi oggi saresti milionario, ma avresti rischiato tantissimo perché era ancora una start-up e il fallimento nel giro di qualche anno era un’eventualità sicuramente plausibile. Ricordati però che di Apple ce n’è una sola al mondo e le probabilità di scovare una nuova azienda simile sono estremamente basse.

Con gli ETF avrai un rendimento pari a quello del mercato, dunque otterrai una media dei rendimenti di tutti i titoli azionari che fanno parte di quel mercato su cui hai deciso di investire.

Nel lungo periodo però il rischio derivante dall’investimento in ETF si riduce notevolmente, dunque se hai un orizzonte temporale sufficientemente lungo un ETF azionario su mercati sviluppati, come ad esempio quello statunitense o quello europeo è quasi sicuramente un investimento migliore rispetto alla scelta di singole azioni.

Quand’è che le azioni singole hanno senso?

Le azioni singole hanno senso nel momento in cui un investitore ha già un portafoglio solido e ben diversificato. In tal caso si può pensare di costruire un portafoglio “satellite” più aggressivo, composto da azioni singole, per cercare quell’extra-rendimento senza però rischiare di compromettere l’intero patrimonio.

Per un investitore che si sta approcciando al mondo degli investimenti il primo passo è costruirsi un portafoglio ben diversificato, per cui la scelta deve sicuramente ricadere su diversi ETF, scelti con cura.
Per un investitore che ha già delle posizioni aperte su singoli titoli azionari è necessario valutare se il peso di tali titoli non sia eccessivo sulla totalità del proprio patrimonio.

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